LEONARDO E LA MADONNA LITTA. Milano. Museo Poldi Pezzoli

LEONARDO E LA MADONNA LITTA.

Milano. Museo Poldi Pezzoli

Nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra Leonardo e la Madonna Litta, opera attribuita a Leonardo la quale, dopo trent’anni dall’esposizione a Palazzo Reale, torna a Milano dall’Ermitage.

L’opera, eseguita verso il 1490 circa a Milano, fece parte della pregevole collezione dei duchi Litta e nel 1865 fu venduta da Antonio Litta Visconti Arese al museo dell’Ermitage che da allora la custodisce.

Leonardo realizzò anche due bozzetti di questa Madonna – ora una al Museo Städel di Francoforte e l’altra al Louvre – i quali hanno anche consistenti affinità di stile con la seconda versione della “Vergine delle rocce” della National Gallery di Londra, anch’essa discussa per l’attribuzione, ma che, sottoposta ai raggi infrarossi nel 2005, ha rivelato un precedente disegno attribuibile a Leonardo.

Il dipinto, comunque sia, conobbe una rilevante fortuna nel Ducato milanese tanto che molteplici furono le ispirazioni e le copie eseguite al tempo da artisti lombardi. Ora l’opera sarà il nucleo dell’esposizione al Museo Poldi Pezzoli attorno al quale si riflette sul “ruolo della bottega” di Leonardo e sul contributo dei suoi allievi più bravi per realizzare materialmente questa opera, come del resto fece Leonardo stesso a Firenze nella bottega di Andrea del Verrocchio con l’Angelo del Battesimo di Cristo in cui “benché fosse giovanetto, lo condusse di tal maniera che molto meglio de le figure d’Andrea stava l’Angelo di Leonardo..” scrisse il Vasari che aggiunse anche che Verrocchio “sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui” smise per sempre di dipingere.

Sta di fatto che per la Madonna Litta “l’ideazione del soggetto” del quadro è, per riconoscimento di tutti gli studiosi, del genio di Leonardo sia per la leggiadria sconfinata dell’ indole soave della mamma nell’ atto dell’ allattamento, più che della Madonna, sia per il paesaggio negli sfondi eccelsi di rarefazione.

E quand’ anche, in virtù di due disegni preparatori realizzati da Giovanni Boltraffio, il migliore degli allievi di Leonardo, si possa ipotizzare un aiuto o addirittura l’ esecuzione materiale de La Madonna Litta, non ci sarebbe nulla di grossolano in quanto ciò rientrebbe nella logica del rapporto maestro- allievo. E gli allievi del Maestro, del resto, realizzarono splendidi soggetti simili come “Madonna del fiore” di Boltraffio del Museo Poldi Pezzoli e varie “Madonne con Bambino” di d’Oggiono. Ammirevoli inoltre della stessa scuola di Leonardo le opere di brillanti artisti come Francesco Napoletano con la Madonna col bambino e il Maestro della Pala Sforzesca con la Madonna con il Bambino che gioca con il rosario le quali replicarono in diverse copie questo diffusissimo soggetto alla fine del Quattrocento, quando Leonardo viveva ed era attivo a Milano, dal 1482 al 1499, alla corte di Ludovico il Moro.

Le venti opere tra dipinti e disegni che costituiscono la mostra, provengono da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo e tra esse considerevoli sono anche i “disegni” come Studio di panneggio e Studio di testa femminile di Boltraffio e un altro riferito a Leonardo, di proprietà della Biblioteca Ambrosiana, eseguito in sottile punta metallica, probabilmente per il dipinto dell’Ermitage, con dettagli che poi si ritrovano nei quadri.

Certo è che, dulcis in fundo, arrivati alla presenza de La Madonna Litta tutta l’attenzione è per il fascino della composizione ammanatata in un’aura più di delicatezza terrena che divina.

La mostra è organizzata col sostegno del Comune di Milano, Regione Lombardia, MIBAC – Ministero per i beni e le attività culturali – e dalla Fondazione Bracco. E’ a cura di Pietro C. Marani e Andrea Di Lorenzo con allestimento dello studio Migliore e Servetto Architects e il progetto grafico di Salvatore Gregorietti, con catalogo Skira.

Approfondite sono state le analisi diagnostiche, rese possibili per il contributo della Fondazione Bracco e coordinate dall’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR in collaborazione con l’Università di Milano e l’Università di Milano-Bicocca, le quali ora sono visibili in apparato multimediale, realizzato da SENSE, sia in mostra sia sul sito internet del Museo Poldi Pezzoli e della Fondazione Bracco.

Eda esse è così emersa una maniera analoga di realizzare i disegni e i dipinti di alto livello da parte degli artisti della bottega di Leonardo.

Una mostra quindi da vedere perchè fa conoscere al pubblico il progresso per l’attribuzione di un’opera d’arte non soltanto coi documenti dell’epoca, ma anche con ragguagli sui passaggi di appartenenza e sulle analisi tecnologiche odierne che, insieme allo stile e alla forma, consentono di esprimere l’ attribuzioni delle opere d’arte, come in questa coinvolgente mostra del Poldi Pezzoli.

Anna Maria Di Paolo

Leonardo e La Madonna Litta . Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12 Milano. Fino al 10 febbraio 2020 https://museopoldipezzoli.it

Informazioni su annamariadipaolo

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Questa voce è stata pubblicata in ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA. Contrassegna il permalink.